Contatti internazionali

Oltreoceano, l’Analisi numerica compie passi da gigante e negli Usa vengono portati avanti numerosi progetti su “macchine calcolatrici a cifre ad alta velocitá ” la cui costruzione è già  cominciata dal 1948. L’undicesimo Congresso internazionale dei matematici, che si tiene a Cambridge (Mass.) nel 1950, è l’occasione per Picone per fare finalmente conoscenza dal vivo dei computers. In compagnia di Gaetano Fichera e dall’ingegnere dell’Olivetti Michele Canepa, Picone organizza un viaggio alla volta degli Usa.

La visita negli Stati Uniti dura ben oltre il Congresso: un mese e mezzo durante il quale saranno visitati diversi centri di calcolo elettronico allo scopo di orientarsi per poi “munire l’Istituto italiano di un elaboratore elettronico adeguato” e il trio prenderà  contatto anche con von Neumann, Aiken e con Derrick H. Lehmer, noto per un test sui numeri primi e per aver lavorato a ENIAC (Electronical Numerical Integrator And Computer), il primo computer elettronico general purpose della storia, la cui costruzione era iniziata nel 1943 ed era stata completata nell’autunno del 1945. L’obiettivo di Picone era la costruzione (eventualmente, l’affitto) del primo computer italiano.

L’unico con cui si stringono rapporti precisi è il Computation Laboratory di Aiken, dove Canepa si ferma a collaborare al progetto del Mark IV (un calcolatore elettronico che usava un programma interno alla macchina e memoria a nucleo magnetico che immagazzinava 200 registri), che sarà terminato tra il 1952 e il 1953.

aikenIn una lettera ad Aiken del marzo 1951, Picone gli dichiara che il Governo italiano ha intenzione di assegnare fondi per la costruzione, con il supporto della ditta Olivetti, di un grande calcolatore elettronico simile a Mark IV e chiede l’assistenza del Computation Laboratory per la collocazione all’INAC.