Il calcolatore elettronico

mark IAlla fine del 1947, comincia a farsi strada l’idea di costruire in proprio il computer, parallelamente cercando fonti di finanziamento e non rinunciando ai tentativi di stimolare una ripresa dell’interesse per l’Istituto da parte dell’industria privata, che dopo la guerra sembra scemato. Picone, in una lettera del luglio 1947, scrive al matematico Wolfgang Grobner, da lui assunto all’INAC, dove era rimasto fino alla fine della guerra: “Le sarà  noto il grandioso movimento anglo-sassone nella costruzione di potenti macchine calcolatrici. La più portentosa di tali macchine è in via di costruzione a Princeton, secondo un progetto del valente matematico Von Neumann. Il mio grande desiderio è ora quello di sperimentare, con tale macchina, i nostri metodi”.